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mercoledì 13 novembre 2013

Creattiva Napoli terza edizione: si può dare di più?

Salve a tutti,
oggi vi parlo della terza edizione napoletana di Creattiva svoltasi dall'8 al 10 novembre nel centro fieristico della Mostra d'Oltremare, io sono stato presente sabato e domenica, quindi ho avuto la possibilità di osservare per bene la fiera, gli espositori e di “tastare” un po' il polso dei vari creativi, del nostro ambito, che si sono alternati per il week end fieristico, inoltre ho letto e ascoltato le varie opinioni che si sono succedute sul web per confrontate le mie opinioni con più punti di vista possibili.
La manifestazione in se ha confermato un ottimo potenziale raccogliendo ottimi numeri sia tra gli espositori sia tra i visitatori, io rivedrei poche cose in ambito organizzativo/funzionale: ad esempio ripresenterei l'area di baby parking già proposta nell'edizione primaverile e aumenterei lo spazio di “riposo” (sedie, tavoli e quant'altro), chi visita queste manifestazioni spesso resta in fiera tutta la giornata e prevedere spazi dove si si possa sedere, chiacchierare e quindi riposarsi confrontandosi sarebbero un'ottima cosa. L'offerta espositiva è stata ampia e variegata, io personalmente ho visto un po' di tutto forse, come avevo notato nelle precedenti edizioni, un leggero sbilanciamento a favore degli hobby legati al cucito creativo, ma in generale tutti i palati creativi potevano trovare il loro pane e conoscere nuovi settori; di contro ho notato però la quasi assenza di novità, a naso posso dire quasi con certezza che (anche se magari con nuovi espositori) i prodotti in vendita erano presso che gli stessi.
Veniamo ora nello specifico al settore di cui tratta questo blog, ovvero i bijoux! Come anticipato nel titolo, parafrasando una nota canzone, si poteva decisamente dare di più, ottima la presenza tra gli espositori di “Brillanti Creazioni” (online su:http://www.brillanticreazioni.it/ )con una buona offerta di swarovski, superduo, cammei, catene, cabochon e un po' di delica e rocailles, inoltre a loro favore anche l'ottima scelta di Nunzia Scalpore a offrire corsi di base di perline e chain mail. Ma oltre questo? Ben poco purtroppo, a parte l'immancabile stand Creattiva che è il paradiso per il soutache (ma dai prezzi leggermente alti a mio modo di vedere), degni di nota “Filincanto” (decisamente caro!) con una buona offerta di swarovski e perle di vari materiali, “TrasparenzeCrea” di Daniela Costa che tiene alta la bandiera della chain mail con un'ottima offerta di componenti e la grande competenza che contraddistingue da sempre la Costa in questo settore. Inoltre mi ha colpito un espositore “Casabobby” che offriva materiale della to-do e kit miyuki a prezzi stracciatissimi (oltre a materiale per candele, saponi e pittura), cercando bene c'era davvero la possibilità di strappare “l'affare” e molti hanno colto l'occasione, una citazione infine per “Il mondo delle pietre” che offriva del buon materiale a prezzi molto competitivi, rimane comunque l'amaro in bocca per il non trovare nemmeno l'abc del bijoux come ad esempio aghi e fili da tessitura (o se lo si trova il prezzo è decisamente esagerato).
Considerando il tutto non riesco a promuovere o bocciare totalmente questa edizione di Creattiva, le mancanze della fiera purtroppo non sono da ascrivere in toto a loro, purtroppo gli espositori del nostro settore preferiscono ancora puntare su Bergamo, Roma e Milano ritenendo forse (per me a torto) che il mercato del sud non valga il rischio di una partecipazione. Ma cosa potrebbe fare chi organizza a questo punto? Io butto lì la mia idea: perchè non invitare direttamente le case produttrici (Ne cito alcune a caso: Swarovski, Miyuki e Toho) in fiera? Si offrirebbe così la possibilità a chi produce di portare tutte le novità (magari anche in anteprima) a contatto diretto con chi crea, dando a questi ultimi la possibilità di acquistare i tanto agognati materiali, questo sarebbe il passo decisivo per questo evento che così potrebbe scrollarsi di dosso l'aria di Cenerentola creativa e spiccare il volo, diventando quindi il punto di riferimento della creatività in un momento di crisi, momento in cui chi va in fiera potrebbe decidere di evitare spese di viaggio e ingresso (e annessi sbattimenti)   e di  affidarsi totalmente al mondo dell'online per rifornirsi e aggiornarsi.

lunedì 4 novembre 2013

Twin beads: 1 perlina, 2 fori, 1000 idee!

Salve a tutti!
Questo articolo è dedicato, in special modo, ai neofiti di questo hobby, infatti in uno dei miei precedenti articoli parlavo di quanto fosse importante per chi inizia uno studio preliminare dei materiali utilizzato nel nostro settore e oggi vi parlerò proprio di uno di questi materiali.
Per quella che è la mia esperienza uno dei tipi di perline più adatte ai primi lavori di tessitura sono le “Twin beads”, una perlina ovoidale a due fori  lanciata ormai qualche anno fa dalla Preciosa Ornela, una delle maggiori “cristallerie” della Repubblica Ceca e ormai disponibile in una gamma di colori infinita e adatta a tutti i gusti e mode (da qualche mese sono disponibili addirittura le colorazioni fluo), inoltre mentre le prime TB erano irregolari e quindi di uso lievemente più complesso, ora ci ritroviamo (grazie anche alla concorrenza che ha alzato l'asticella della qualità) delle perline perfette, regolari e realmente “gemelle”.
Proprio i passi in avanti compiuti nella lavorazione e la perfezione raggiunta hanno dato la svolta, difatti avere delle perline dalla forma così morbida con la presenza di due fori ha dato la possibilità di provare schemi via via sempre più vari e adatti a diversi tipi di pubblico: il neofita, infatti, potrà realizzare lavori d'effetto ma di semplice realizzazione e contemporaneamente l'hobbysta esperto/a potrà cimentarsi in continue e sempre più arzigogolate sperimentazioni.
Proprio per i pensieri espressi fino ad adesso (uniti anche ad un costo molto abbordabile) penso che queste perline siano l'arma in più per il nostro hobby, infatti si può dire che “prendono per mano” chi inizia guidandolo e accompagnandolo nella suo crescita di creativo senza annoiarlo o scoraggiarlo, ma spingendolo ad un miglioramento continuo.
L'ultimo consiglio che mi sento di dare è mirato all'acquisto: accertatevi sempre che le Twin che andate a comprare non siano vecchi stock (anche se reputo difficile ce ne siano ancora in giro), poiché come accennavo le vecchie perline erano fortemente irregolari e “difettate”.
Se avete trovato interessante l'articolo e volete provare a creare qualche bijoux con queste perle vi lascio qualche link di videotutorial disponibili gratuitamente su youtube:

La “Stella d'autunno” di Agape Bijoux:
http://www.youtube.com/watch?v=Dl39X3Tj0I0
E questa è quella creata da me seguendo il suo tutorial (in versione halloweenesca):


L'anello "fiocco" di 75marghe75:

Il ciondolo "Polaris" di ValentinaoOo:
Anche qui seguendo il tutorial ho realizzato questo:


Gli orecchini “easy” di L'Arte nelle mie mani (c'è una serie di tuto di questa linea che vi raccomando vivamente!):

Infine un ciondolo di mia creazione: il ciondolo “Gaia” sempre ispirato ad una delle mie forme preferite ovvero la stella:



Con questo è veramente tutto, buona creatività a tutti! 




martedì 29 ottobre 2013

Pinze morbide: facciamole in casa!

Salve a tutti!
Oggi vi parlo di un piccolo escamotage per migliorare le nostre pinze da lavoro, spesso infatti queste tendono a graffiare la minuteria, lasciando antiestetiche graffiature o, ancora peggio, rimuovendo il colore nel caso di elementi verniciati.
Questo problema è facilmente risolvibile acquistando delle pinze a punte gommate, purtroppo però questi attrezzi non si trovano facilmente nei negozi, vanno ordinati quindi online ed infine hanno un costo decisamente superiore alle classiche pinze che possiamo “prendere in prestito” dalla cassetta degli attrezzi di casa.
Come ovviare a questo intoppo quindi? Beh sempre rovistando tra il materiale per il fai da te di mio padre ho trovato della plastica termo restringente, ovvero dei tubicini in materiale plastico  facilmente reperibili in tutti i ferramenta che trattano materiale elettrico, molto economici, che a contatto col calore di restringono. A quel punto è stato facile collegare le pinze a questo materiale, ho ottenuto così delle pinze gommate ad un costo irrisorio, infatti questi tubicini costano pochi centesimi!

Il primo passo è prendere l'occorrente: vi serviranno delle pinze (io ho scelto delle pinze a punta conica ma voi potere usare quelle che volete); delle forbici, un accendino (ma va bene anche un piccolo fon ad esempio!) e, ovviamente la nostra plastica termo restringente il cui diametro dipendere dal tipo di pinze che vorrete ricoprire!


Preso il materiale i procedimenti sono pochi e semplicissimi:

1° STEP

Prendete il tubicino di plastica e tagliatene due pezzi lunghi quanto serve per ricoprire le punte delle pinze.


2° STEP

Prendete gli spezzoni di tubicino e infilateli sulle punte delle pinze, a questo punto con l'accendino sfiorate il pezzo di plastica per qualche secondo e per tutta la sua lunghezza, noterete che la plastica aderirà alle pinze restringendosi (state per attenti a non tenere troppo vicina o per troppo tempo la fiamma al tubicino).


A questo punto avete le vostre pinze ricoperte! Il vantaggio è che in qualsiasi momento potrete rimuovere i “cappucci” appena ricavati senza che le pinze ne risultino rovinate (se invece volete che la presa sia ancora più salda mettete qualche goccio di colla).

lunedì 5 agosto 2013

Non tutte le ciambelle riescono col buco: il mio secondo mercatino!

Salve a tutti!
Dopo il mercatino dello scorso week end ho avuto la possibilità di partecipare ad un nuovo evento: “Artigianarte” , la location era una piazza di Pompei (provincia di Napoli) e condividevo lo stand con altre due creative. Non vi nego che, dopo l'esperienza della scorsa settimana, ero pieno di speranze vista la zona turistica in cui andavo ad esporre e che soprattutto avevo a disposizione l'intera giornata per mostrare i miei lavori, inoltre ci era stato detto che eravamo vicini all'uscita degli scavi archeologici, pertanto mi aspettavo una buona affluenza di turisti.
Purtroppo invece la giornata è stata molto amara, in pratica eravamo si vicino ad un ingresso degli scavi, ma questo era quello dedicato alle comitive, in pratica i turisti scendevano dal bus ed accedevano direttamente all'area archeologica non transitando assolutamente dalla piazzetta in cui eravamo sistemati noi. Altra nota dolente è stata l'assoluta mancanza di qualcosa che spingesse la gente a passare per la piazza, nello scorso evento a cui avevo partecipato ad esempio, c'era stata una bella esposizione (con annessa estemporanea) di pittura, a Pompei invece non vi era assolutamente nulla, nemmeno uno striscione che indicasse perchè eravamo li e chi eravamo, a tutti gli effetti potevano semplicemente essere scambiati per gli ambulanti che affollano la zona.
Dopo una giornata passata al caldo, senza vedere visita l'ombra di un visitatore, arriva la sera ed effettivamente (come mi auspicavo) timidamente qualcuno iniziava a girare tra i banchi, ma verso le 20/20,30, proprio quando iniziava un minimo di passaggio di persone, ci siamo ritrovati senza corrente e, di conseguenza, totalmente al buio; la situazione è continuata così per un paio d'ore, senza soluzione e scuse che a me, personalmente (e ovviamente mi assumo la responsabilità di quel che scrivo), sono sembrate poco sensate, quel che è emerso ad esempio è che a monte della nostra carovana di prolunghe in serie (cosa che trovo davvero pessima) non c'era un salvavita, inutile anche confrontarsi con le responsabili dell'associazione organizzatrice (l'associazione Millemani).
Semplicemente alla fine ho deciso, insieme alle mie costandiste ed altri artigiani) di smontare e prendere la via di casa, visto che la situazione era in alto mare e la poca gente che era passata era tutta andata via a causa del buio, beffa delle beffe è stato vedere le luci riprendere vita (ben oltre l'orario di chiusura della manifestazione) sui pochissimi stand rimasti. 
L'unica cosa che salvo di questa esperienza è il fatto che ho potuto confrontarmi e chiacchierare con tanti altri artigiani in un clima di piena collaborazione e disponibilità, una cosa da cui chi organizza forse dovrebbe prendere spunto e idee nuove.

venerdì 2 agosto 2013

Il mio primo mercatino!

Salve a tutti!
In questo articolo vi parlerò del mio “esordio” nei mercatini artigiani, un'esperienza nata per caso ma rivelatasi divertente e istruttiva.
Ho partecipato ad una manifestazione chiamata “StradArte” organizzata dalla pro loco della città di Santa Maria la Carità in provincia di Napoli ed inserita nella kermesse di eventi legata alla sagra della melenzana, il tutto si è svolto nello scorso week end, ovvero il 27 e 28 luglio.
Purtroppo ho saputo dell'evento, e della possibilità di partecipare, appena una settimana prima, avendo poco tempo ho puntato su creazioni semplici e veloci, in più ho cercato di tenere i prezzi bassi e concorrenziali pensando al fatto che ci sarebbero stati altri artigiani del bijoux. Arrivato nel luogo dell'esposizione ho notato che la posizione era ottima poiché era una zona di passaggio, armato di ottimismo e un po' di ansia ho cercato di allestire al meglio il tavolo, ho puntato su colori vivaci e attrattivi dividendo poi il tavolo in “zone” dedicate alle diverse creazioni allegando ad ogni zona una breve descrizione dei materiali usati e delle relative tecniche.
Purtroppo il sabato è stato abbastanza fiacco, la gente non era moltissima e c'era poco interesse verso gli artigiani, approfittando della compagnia di mio padre ho fatto un giro dei tavoli per capire cosa e dove potevo migliorare e il giorno successivo, domenica, mi sono ripresentato armato di qualche assemblaggio in più e ho cambiato la disposizione del tavolo e delle creazioni, la scelta si è rivelata vincente, per fortuna sono riuscito a recuperare tutte le spese sostenute e, soprattutto, a fare informazione parlando con chi si accostava al tavolo, facendogli capire che tipo di lavoro c'era dietro le creazioni che offrivo, sui materiali e sul perchè di determinati prezzi.
In definitiva è stata un'esperienza agrodolce, da un lato i tanti complimenti ricevuti e il dialogo aperto con le persone, dall'altro purtroppo ho potuto constatare quanto diffidenza e ignoranza (intensa come non conoscenza) ci sono attorno al nostro hobby ancora, purtroppo, non considerato come artigianato di qualità; qui la palla sta a noi, dobbiamo continuare a informare e a offrire prodotti di qualità che differiscano da qualsiasi cosa in commercio senza mai abbatterci se il ritorno economico non è proprio quello sperato, investire su noi stessi e sulla fidelizzazione di nuovi clienti, questo è l'obbiettivo che possiamo ottenere continuando per la giusta strada.





Ecco alcune foto del mio tavolo, spero vi piacciano! 

sabato 8 giugno 2013

Porta minuterie Artplast: l'ideale per noi!

Uno dei talloni d'achille di noi creativi spesso è l'ordine, infatti catalogare e sistemare il materiale può sembrare facile ma si rivela spesso una vera e propria impresa! Spesso i contenitori che utilizziamo non sono nati per il nostro hobby, questo problema diventa lampante nel caso delle scatoline porta minuteria, uno dei difetti tipici è ad esempio il troppo spazio che intercorre tra il coperchio e gli scomparti, a causa di questo, se ad esempio trasportiamo il contenitore, i materiali si mischiano risultando quindi un assoluto caos!
Di conseguenza o ci adattiamo a questa situazione o cerchiamo alternative nel mercato dedicato al nostro settore, il rovescio della medaglia è purtroppo nel costo! Essendo studiati per un mercato ristretto e di nicchia i costi di produzione sono appesantiti dalle piccole quantità, questo si ripercuote quindi su noi consumatori finali traducendo il tutto in un prezzo poco abbordabile per chi deve magari sistemare grandi quantità di materiale.
Visto che anche io ho, ovviamente, questo problema ho iniziato a sperimentare e testare diversi tipi di porta minuteria, tutti con risultati abbastanza deludenti: chiusure deboli, troppo vuoto tra coperchio e scomporti, dimensioni inadeguate, etc etc.
Alla fine nel mio centro bricolage di fiducia ho trovato la linea di porta minuteria artplast, li ho presi e dopo qualche tempo di test posso dire che li trovo ottimi; ho testato i contenitori da 6 e da 12 scomparti, utilizzandoli per contenere twin beads, solo beads e anellini, ho trasportato spessissimo i contenitori (compreso un viaggio in bus) e non ci sono stati mescolamenti, inoltre le chiusure hanno retto benissimo senza mai aprirsi.
Ho deciso quindi di “approfondire” la conoscenza dei porta minuteria Artplast recandomi in un brico center più grande e fornito, ho potuto notare che dei miei contenitori esiste una versione dotata di contenitori estraibili, la trovo una soluzione ottima e comoda per perline di piccole dimensioni e anelli da chain mail.
Ultimo punto a favore è il prezzo, in entrambi i punti vendita ho notato un rapporto qualità/prezzo ottimo in considerazione dei materiali e della qualità del prodotto finale, la forbice dei prezzi varia tra l'1,50€ ai 5€ a seconda del modello che andiamo a scegliere.
Direi quindi, per concludere questa piccola recensione, che l'Artplast senza saperlo ha creato la linea di porta minuteria ideale per il nostro settore e adattabile a tutti i tipi di materiali che utilizziamo, infine vi segnalo i modelli che ritengo maggiormente validi per noi: 3100, 3100t, 3100v, 3200, 3200t, 3200v, 3300, 3300t, 3300v.

Vi saluto tutti augurandomi che questo articolo vi sia piaciuto e possa esservi stato utile!  



mercoledì 10 aprile 2013

News Preciosa Ornela: arrivano le SOLO!


Finalmente eccoci a parlare di una novità del 2013, in questo caso ce la fornisce la Preciosa Ornela, sempre attenta al mercato e alle esigenze dei suoi clienti. Per occupare lo spazio dove si erano inserite le drops e le rizo ha lanciato la linea di cristalli “SOLO”, delle perle di rifinitura in tutto e per tutto sorelle delle twin; infatti non ci sono sostanziali differenze di forma tre le twin e le solo, l'unica differenza è che, mentre le twin hanno due buchi e diventano quindi un elemento strutturale della creazione, le solo ne hanno solamente uno nella parte inferiore della perla, pertanto sono un ottimo elemento di rifinitura.

Personalmente ho potuto apprezzare questo nuovo prodotto grazie al concorso “Beads for blog spot”, infatti un campione di queste perle mi è stato inviato come premio di consolazione per non essere stato scelto tra i vincitori del concorso. Anche in questo caso il farsi pubblicità attraverso il proprio target di mercato si rivela una scelta felice, difatti con costi molto esigui la Preciosa Ornela si è guadagnata consensi e articoli sui vari canali online.



Questo è uno schema che la Preciosa Ornela mi ha inviato in allegato alle SOLO: semplice, veloce ma al tempo stesso molto elegante.


domenica 3 marzo 2013

Creattiva 2013: a volte ritornano!


Dopo il successo della prima edizione svoltasi a ottobre Creattiva conferma la sua presenza a Napoli con una seconda edizione, svoltasi dal 22 al 24 febbraio sempre nella cornice della Mostra d'Oltremare; a conferma del successo dell'edizione autunnale c'è stata la scelta di un cambio di padiglione, infatti la fiera si è svolta nel padiglione 1, il più grande disponibile nella struttura.
Anche in questa edizione tutte le arti erano ben rappresentate: cucito, pittura, restauro, cake design, decoupage e ovviamente le nostre perline! Il tutto era ben equilibrato e nessun settore prevaleva sull'altro rendendo piacevole e interessante il girare tra gli stand, ottima anche la disponibilità e varietà dei corsi a disposizione.
Passiamo ora nello specifico al settore dei bijoux, la scorsa edizioni ci furono numerose lamentele sulla mancanza di materiale miyuki, preciosa e via discorrendo, in questa edizione tale lacuna si è leggermente colmata con due stand ricchi di questi materiali, inoltre la novità era rappresentata dallo stand della Lumina edizioni che in collaborazione con “trasparenze crea” di Daniela Costa presentavano corsi di chain mail e i relativi materiali, una graditissima novità relativa ad una tecnica relativamente ancora poco conosciuta in Italia.
Tra le conferme invece Marta Zanzottera che ha presentato un nuovo modo di utilizzare le piattine da soutache molto più semplice e quindi alla portata di tutti ma di sicuro effetto (per qualsiasi info non vi anticipo nulla, potete rivolgervi direttamente a lei!), poi, come anticipavo, buona e in crescita la presenza di materiali per bijoux, in tal senso è da evidenziare la presenza dello stand di “Creando con Azzurra” al suo esordio nella manifestazione partenopea e che presentava i kit di colori e le resine della pebeo andati letteralmente a ruba fin dal primissimo giorno.
In conclusione quindi posso tranquillamente affermare che l'organizzazione è riuscita a migliorare un prodotto che già nella sua prima edizione era stato ottimo; buona l'affluenza di pubblico e perfetto la “vivibilità” all'interno degli spazi espositivi, stand ben allestiti e posizionati in un ottimale sfruttamento degli spazi a disposizione.
Purtroppo però se da un lato c'è da applaudire l'organizzazione impeccabile dall'altro mi sento di fare una simbolica “tirata d'orecchio” ad alcuni espositori che vendevano kit di tutorial disponibili gratis in rete o ancora peggio kit di bijoux creati da professioniste e presenti in libri delle stesse, aldilà del fattore legale che potrebbe essere complesso (in Italia il copyright è un mare burrascoso), trovo tutto ciò molto poco etico e professionale. Inoltre altra cosa che mi ha fatto storcere il naso erano i troppi stand in cui si intimava il “no foto” neanche fossero custodi di segreti arcaici e delicati, mostrare il proprio lavoro dovrebbe essere fonte di orgoglio e non di “ansia da copia”, se quest'ultima prende il sopravvento direi semplicemente di evitare di esporle.